Muffa, spifferi, bollette alte: colpa di un falso "controtelaio performante"
- Marco Minardo
- 25 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Muffa, spifferi, bollette alte - Quando il problema non è la finestra… ma chi l’ha progettata (male)
Qualche giorno fa sono stato contattato da F. e L., due giovani proprietari di una casa consegnata di recente, per un problema di formazione di muffa perimetrale formatasi nella parte bassa delle pareti, probabilmente causata da infiltrazioni provenienti dal terrazzo. Ma durante il sopralluogo — che doveva essere limitato al tetto — ho deciso di guardarmi un po’ intorno. È bastata una rapida occhiata con la termocamera per scoprire molto di più.
La foto che racconta tutto

Nella parte sinistra dell’immagine vedete una parete apparentemente normale: infisso, tenda, una lampada. Nulla che faccia pensare a un problema.
Ma guardate cosa ci dice la termocamera: la parte destra mostra chiaramente due ponti termici ben marcati — uno sopra l’infisso, l’altro perimetrale — con una dispersione termica significativa. In alto si nota anche la trave con un abbattimento della temperatura. La zona viola indica che lì la parete è più fredda di oltre 4 gradi rispetto al resto. Ed è proprio lì che si forma la muffa.
Il colpevole? Un controtelaio metallico “ad alta efficienza” (sulla carta)
Il nodo è stato realizzato con un monoblocco metallico, venduto come performante. Peccato che all’atto pratico — come si vede chiaramente dall’analisi termografica — sia tutt’altro che efficiente. La temperatura scende in modo netto intorno all’infisso, generando i classici problemi che conosciamo:
Muffa ai lati e sopra la finestra;
Condensa costante;
Spifferi e discomfort;
Bollette più alte;
Aria malsana per chi ci vive… e bambini con la bronchite!
Questa abitazione ha un bel cappotto esterno, sì… ma è come se avessero indossato un cappotto lasciando mani e collo scoperti. Inevitabilmente: raffreddore assicurato!
Chi deve fare la scelta giusta?
La domanda è scomoda, ma va fatta: chi doveva pensarci? Il cliente, Floriana e Luca, non potevano saperlo. Hanno acquistato una casa "nuova", fidandosi del costruttore e dei fornitori.
Ed è qui che entra in gioco un concetto fondamentale: la fiducia.
Quando si scelgono i serramenti (e i relativi sistemi di posa), non basta cercare il prodotto migliore. Serve un tecnico che conosca le criticità del foro finestra, che sappia analizzare il nodo primario e secondario, che sia in grado di progettare soluzioni su misura. Il rischio altrimenti è matematico: qualcosa andrà storto. E quando qualcosa va storto nella posa dei serramenti… te lo tieni per tutta la vita.
Cosa imparare da questa storia?
✔️ Anche in una casa nuova, possono esserci problemi gravi se il nodo finestra è progettato male.
✔️ Il controtelaio deve collaborare con il cappotto, non vanificarne gli effetti.
✔️ Le termocamere non mentono: se un ponte termico c’è, la muffa arriverà.
✔️ Il Metodo C.S. Posa è l’unico che progetta, installa e garantisce un foro finestra a regola d’arte, certificato secondo norma UNI EN 11673-1.
✔️ Il cliente ha bisogno di qualcuno che ascolti, analizzi, e proponga la soluzione giusta, non un prodotto a caso.
✔️ Il criterio di scelta spesso cade sul rapporto economico, ci sta, ma il rapporto deve stabilire cosa devo acquistare! Spendo 10 per una finestra o spendo 15 per un sistema che comprende una finestra e la certezza di un lavoro fatto bene?
👉 Se stai ristrutturando o costruendo casa, chiedi sempre una progettazione specifica del nodo finestra.Evita soluzioni standard, e scegli fornitori che sappiano dimostrarti con i fatti (e magari anche con una termocamera!) che quello che ti stanno proponendo è davvero la scelta migliore per te.
Vuoi vedere anche tu cosa nasconde la tua parete?
📩 Scrivimi per una verifica termografica gratuita.
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